General Cessioni - Immobili Imprese analizza gli investimenti  

General Cessioni - Immobili Imprese, in veste di società attiva nel panorama dell’intermediazione aziendale, analizza i dati raccolti sugli investimenti nelle aziende italiane. 

Per investire nelle aziende italiane il “non quotato” piace di più: questo è quanto emerso dai dati raccolti da Aifi- Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt – e Pwc. Gli operatori della stessa società nel 2015 hanno raccolto 2,8 miliardi di euro, il doppio in confronto all’anno precedente. Aggiungendo i capitali investiti nel nostro Paese si arriva a 3,4 miliardi, grazie agli operatori internazionali con base in Italia.
Il rapporto “Why and where to invest in Italy” preparato da EY Italy, società di consulenza, si focalizza sulle piccole e medie imprese con meno di 250 addetti o 50 milioni di fatturato. Per il 2017 ci sono prospettive positive per le PMI, secondo cui i ricavi dovrebbero crescere più o meno del 4,2% e il margine operativo lordo del 7,5%.
Diversi sono i punti di forza che ha il nostro Paese. Rispetto alle medie europee investire in Italia conviene in termini di costo, multipli di ricavi e margini a cui si può acquistare. Altro punto di forza del nostro Paese è la commercializzazione con l’estero, che attira maggiori investitori: per questa ragione gli investimenti rispetto al 2015 sono aumentati del 45%. Tra i comparti di maggiore rilievo emergono l’incremento della spesa sanitaria, il comparto dei macchinari e componenti industriali; a seguire il food & beverages, il packaging, il fashion & luxury, e tra i principali target di investimento spicca il settore manifatturiero.

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