Esportazioni italiane: performance eccellenti  

L’Italia esporta più prodotti di quelli che importa dal resto del mondo. Il futuro per l’export si prospetta positivo.

La crescita del PIL (prodotto interno lordo) Italiano del 2017 è stimata da 0,8 a 1,3%.
I consumi delle famiglie crescono progressivamente ma ad aumentare in modo esponenziale sono gli investimenti e le esportazioni.
L’export, in questa espansione, ha un ruolo fondamentale: negli ultimi ha registrato performance molto positive, infatti dal 2014 al 2016 le esportazioni sono aumentate di 26,7 miliardi e la differenza tra export e import nel 2016 ha raggiunto i 51,6 miliardi.
Questi dati spiegano come mai l’Italia si sia posizionata seconda su scala europea e perché, relativamente al comparto manifatturiero, il surplus commerciale sia il quinto su scala mondiale (90,5 miliardi).
I dati sopra elencati provengono da “I.T.A.L.I.A Geografie del nuovo made in Italy”, che è il rapporto realizzato ogni due anni da Fondazione Edison, Fondazione Symbola e Unioncamere. Questo studio ha anche elencato i motivi per cui le imprese italiane riescono ad affermarsi nel mercato mondiale e tra essi spiccano maggiormente: innovazione, creatività, qualità, design e artigianalità industriale. Inoltre ha identificato come fondamentali contribuenti di questa crescita i distretti industriali, che sono delle comunità di piccole e medie imprese attive in un territorio circoscritto, che appartengono a uno stesso settore economico.
Secondo le previsioni fatte da SACE, società per azioni specializzata nell’offerta di servizi assicurativi e finanziari per export e internazionalizzazione, tra il 2017 e il 2020 l'export italiano aumenterà ulteriormente a un tasso medio del 4% e potrebbe arrivare a raggiungere il valore di 489 miliardi di euro nel 2020.

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